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Festa del Santo Apostolo Andrea
28.11. - 1.12.2003

 

Beschreibung in deutscher Sprache

 

Prima partecipazione alla festa del patrono della "grande chiesa di Costantinopoli":

  1. Motivo principale: Partecipare alla celebrazione della festa del patriarcato nel giorno della ricorrenza di St. Andrea
  2. Un’ulteriore ragione è stato l’incontro ecumenico dei vescovi, organizzato dal movimento dei Focolari, che avrebbe dovuto tenersi quest’anno ad İstanbul ed al quale avrebbero dovuto partecipare tanti dei nostri exborsisti. Mi era stato chiesto di fare una spiegazione durante la visita delle Chiese di Santa Irene e Santa Sofia, come pure nella grande moschea Sultan Achmed (Moschea Blú).
  3. Quarantatre anni fa, nell’agosto del 1960, Nikolaus Wyrwoll: ed io ci recammo per la prima volta a Costantinopoli per due settimane, insieme a due mesi in Grecia, monte Athos e poi Asia Minore per acquisire le prime esperienze dirette ed i primi contatti con l’Ortodossia. Da allora poi ogni anno andavamo ad İstanbul, con vari compagni di viaggio, tra l’altro con il vescovo Dr. Rudolf Graber (1967), Julius Cardinale Döpfner (1968), con il vescovo Dr. Paul Werner Scheele (1976) e con Friedrich Cardinale Wetter (1988).
  4. Quale espressione di solidarietà riporto le particolari difficoltà nelle quali si trova l’attuale Patriarca:
    • Ripudio del titolo di "Patriarca Ecumenico" da parte del governo turco
    • Distacco, per lo meno già programmato, delle diocesi della Grecia del Nord dalla giurisdizione del Patriarca e totale assorbimento di suddette diocesi nella giurisdizione della Chiesa Greca
    • Continue discussioni con Mosca, la "terza Roma", per la guida nell’intera Ortodossia
    • L’esodo di quasi tutti i Greci/Rhomei da İstanbul e da tutta l’Asia Minore
    • Il Rifiorire di una pratica religiosa islamica in Turchia, territorio fortemente secolarizzato dal tempo di Atatürk
    • Gli attentati terroristici di Novembre con l’esplosione di quattro edifici che hanno scatenato un’atmosfera di panico che frena i turisti e che sono stati pure motivo per rimandare il suddetto incontro ecumenico dei vescovi ad İstanbul al Novembre 2004, come anche quello di Nikolaus Wyrwoll con settanta peregrini a Myra.
  5. Un legame personale di decenni con il Patriarca Bartolomeo che studiò a Roma nel 1963-65 con il Nikolaus Wyrwoll e lì si laurearono insieme, io lo conosco dal 1967 del suo studio a Monaco nel 1967/68. L’allora diacono Vartolomeos Archondonis partecipò al nostro primo incontro con borsisti a Würzburg-Vogelsburg (2. - 4.2.1968) - io gli avevo procurato allora la possibilità di frequentare un corso di tedesco all’istituto linguistico Goethe.

Venerdì, 28.11.03

Come prima cosa mi recai al Phanar. Audienza dal Patriarca. È’ stato un incontro aperto ed immediato data la nostra conoscenza ed amicizia di lunga data. Gli presentai una edizione speciale di ORTHODOXIA, aggiornata al giorno di ieri. Mi ha fatto dono di calendari e libri sui suoi viaggi e sulle sue iniziative a favore dell’ambiente, soprattutto nel bacino mediterraneo; in seguito a tali iniziative gli è stato conseguito il titolo di "patriarca verde".

Non abbiamo avuto bisogno di condurre un dialogo teologico. Ha dimostrato tutta la sua comprensione per lo spostamento dell’incontro ecumenico dei vescovi e del pellegrinaggio a Myra (70 partecipanti con Nikolaus Wyrwoll). Ha subito compreso che si trattava di una visita di simpatia, nel senso originale della parola sun-patein , Con-Patire, Con-Pregare alla luce delle difficoltà che ho accennato prima.

Poi un colloquio di oltre due ore, bello ed intenso, con le focolarine di İstanbul ed Ankara. Abbiamo parlato dell’incontro con l’ortodossia, del possibile arricchimento - così come lo intende la Scuola Abbà - che ne consegue, non per ultimo dell’arricchimento nell’incontro con l’Islam e dello scoprire "semi del Verbo" lì ed in tutta la società globalizzata; Papa Giovanni Paolo II ci invita nella "Tertio Millennio adveniente" a scoprirvi il "nuovo Aeropago".

Sabato, 29.11.03

Alla Chiesa dell’Hagia Irene e l’Hagia Sophia. Avevo alcune ore di tempo per osservare e riflettere.

Già al tempo dell’Imperatore Costantino si costruirono chiese intitolate all’Hagia Sophia, Hagia Irene e Hagia Dynamis. L’intenzione era quella di rendere concreto - ai pagani intelligenti d’allora, che possedevano un pensiero platonico - il mondo delle idee che essi definivano da Platone, Plotin e Philo con nomi quali Logos, Sophia, Irene, Dynamis. Il messaggio cristiano consiste nel fatto che queste non solo esistono in Dio in un mondo soprannaturale come "idee platoniche" (cfr. Prologo di Giovanni, parte prima), bensì che sono incarnate in Cristo che Giovanni definisce Logos logoV fattosi carne (Prologo) e Paolo "Cristo nostra Pace" eirhnh (Ef 2,14) e "Forza e Sapienza di Dio" dunamiV kai sofia Qeou (1 Cor 1,24).

Quando poi nei paesi slavi si costruirono molte chiese intitolate alla Santa Sophia - secondo l’esempio greco - (Kiew, Polotzk, Novgorod, etc.), non si trattava più di idee platoniche che dovevano venire cristianizzate, ma era la grande devozione di "Madre Terra" del posto che portò anche a scegliere come festa di patrocinio per le chiese intitolate a St. Sophia non più il 25 dicembre, ma l’8 settembre (Nascita di Maria) o per lo più il 15 agosto (Dormitio e Glorificazione di Maria). Anche allora avvenne un passaggio dai "Semi del Verbo" esistenti al Verbo fattosi carne nella Madre di Dio Maria che viene vista e onorata come "Sapienza creata" - Inculturazione.

Partecipazione al Vespro di inizio della festa di St. Andrea. Il Patriarca ha celebrato la liturgia, ha cantato molti Salmi e canzoni con voce forte e sicura. Erano presenti anche Miroslav cardinal Vlk ed il vescovo svedese luterano Henrik Svennungson come delegazione dell’incontro dei vescovi che è stato rimandato e che si è tenuto quest’anno - in seguito agli attentati - a Roma/Castelgandolfo.

Domenica, 30.11.03, Festa del Santo Apostolo Andrea

Verso le 10:00 arriva per l’inizio della Liturgia la delegazione vaticana: Walter cardinale Kasper, il vescovo Brian Farrell e monsignor Johan Bonny, inoltre il nunzio Edmond Farhat e l’amministratore apostolico monsignor Pelatre.

Anche il segretario generale uscente del Consiglio Mondiale delle Chiese a Ginevra, il pastore luterano Dr. Konrad Raiser era presente con la moglie e la signora Sabine Udodescu.

Dopo la liturgia prese la parola il Patriarca. In seguito il cardinal Kasper porse i saluti del Papa che ha ricordato i molti incontri avvenuti nei 25 anni del suo pontificato ed ha augurato ulteriori sviluppi nel lavoro per rendere visibile l’unità della Chiesa attraverso il dialogo della verità, dell’amore e della vita.

Dalle 18:00 alle 20:00 ricevimento ufficiale nel palazzo del Patriarca. Questi salutò ciascuno personalmente. Erano anche invitati politici turchi e greci, tra questi il ministro degli Esteri della Grecia che - dopo le parole del Patriarca - ha sottoscritto nei giorni seguenti un patto d’amicizia ad Ankara.

Importanti e utili per una riflessione sono stati anche i molteplici incontri con il mondo dell’Islam. Per esempio la partecipazione alla preghiera del pomeriggio nella Moschea Sultan Selim. Molti mi hanno salutato gentilmente. Un uomo davanti a me mi ha portato una sedia. Ho avuto tempo per osservare gli oranti e riflettere. Molte cose mi ricordavano le pratiche dei primi cristiani oggi ancora vive presso i cristiani assiri (Siria dell’Est) e i riformati di tradizione calvina.

Lunedì, 01.12.03

Ritorno in aereo a Monaco con Corepiscopo Dr. Adai Jacob che si era recato ad İstanbul per l’incontro ecumenico dei vescovi e non aveva avuto la possibilità all’ultimo momento di continuare il viaggio verso Roma.

Dr. Albert Rauch
Istituto per le Chiese Orientali
Ostengasse 31
D-93047 Regensburg